Soffri di radicolopatia? E’ una condizione patologica molto invalidante. Diagnosi precoce e trattamento permettono di guarire in modo efficace.
La radicolopatia è una condizione patologica che interessa le radici dei nervi spinali caratterizzata da forte dolore persistente al punto da essere spesso invalidante per chi ne soffre. Si tratta di una compressione delle radici spinali che fuoriescono dai forami intervertebrali delle vertebre cervicali o lombari.
La radicolopatia è una condizione patologica che interessa le radici dei nervi spinali caratterizzata da forte dolore persistente al punto da essere spesso invalidante per chi ne soffre. Si tratta di una compressione delle radici spinali che fuoriescono dai forami intervertebrali delle vertebre cervicali o lombari.
SINTOMI
- dolore costante o comunque molto presente che non migliora quasi in nessuna posizione
- bruciore
- formicolio
- intorpidimento
- perdita di forza
- alterazione dei riflessi periferici
- ipotonia e ipotrofismo muscolare: i muscoli innervati dalle radici sofferenti, non ricevendo più stimoli elettrici adeguati perdono forza, tonicità e quindi anche volume.
COME DISTINGUERE UNA RADICOLOPATIA DA UNA COMPRESSIONE PERIFERICA COME LO STRETTO TORACICO O LA SINDROME DEL PIRIFORME?
La caratteristica peculiare delle radicolopatie è che ad ogni radice nervosa compressa corrisponde una esatta parte del corpo sofferente.
Infatti la compressione radicolare, oltre a dare dolore in loco, genera sintomi irradiati che saranno unici e specifici a seconda della radice compromessa.
RADICOLOPATIA CERVICALE
E’ causa di deficit di forza muscolare (miomeri) a seconda della radice nervosa interessata:
RADICOLOPATIA CERVICALE
E’ causa di deficit di forza muscolare (miomeri) a seconda della radice nervosa interessata:
- radici di C4-C5: dolore zona trapezio e deltoide con conseguente difficoltà a sollevare le spalle e le braccia
- radici di C5-C6: dolore nella regione antero-laterale della spalla e del braccio, debolezza del muscolo deltoide e dei muscoli rotatori della spalla (movimenti di abduzione ed extrarotazione).
- radici di C6-C7: innervano il muscolo bicipitale e i muscoli estensori come tricipite, estensori del polso e delle dita. Con una compressione a livello di C6 si avrà dolore nella regione antero-laterale dell’avambraccio, al pollice e all’indice oltre che ad una disfunzioni dei muscoli flessori del pollice e dell’indice. A livello di C7 si avrà dolore nella porzione posteriore del braccio e dell’avambraccio, e alla parte posteriore della mano oltre che a disfunzioni dei muscoli estensori delle dita.
- radici di C8 e T1: si avrà dolore e di deficit muscolare nei muscoli dell’avambraccio e dei flessori della mano.
La compressione delle radici spinali inoltre genera anche intorpidimento (perdita di sensibilità) e/o formicolio in specifiche regioni del corpo (dermatomeri), a seconda di quale radice è coinvolta:
- Radice di C4: comprende la zona sopra la clavicola
- Radice di C5: formicolio e/ intorpidimento al bordo radiale del polso (dove comincia il pollice)
- Radice di C6: polpastrello del pollice
- Radice di C7: polpastrello indice e medio
- Radice di C8: anulare, mignolo e bordo esterno della mano
- Radice di T1: bordo ulnare della mano (tra il polso e l’inizio del mignolo)
RADICOLOPATIA LOMBARE
Anche per la regione lombare è importante valutare la zona di interessamento della radicolopatia.
Miomeri
Anche per la regione lombare è importante valutare la zona di interessamento della radicolopatia.
Miomeri
- Radici di L1-L2: innervano il muscolo ileopsoas e il paziente avrà difficoltà a portare il ginocchio verso il petto
- Radici L3-L4: innervano il muscolo quadricipite con conseguente difficoltà ad estendere il ginocchio (soprattutto contro resistenza)
- Radice L4: innerva il tibiale anteriore limitando il paziente a flettere dorsalmente il piede (come per staccare la punta del piede da terra)
- Radici L5-S1: innervano i muscoli dell’estensore lungo dell’alluce, delle dita e i muscoli peronei così da creare debolezza nel movimento di eversione del piede (sollevare il bordo esterno del piede)
- Radice di C8: anulare, mignolo e bordo esterno della mano
- Radice S1: innerva il tricipite surale comunemente chiamato polpaccio con conseguente difficoltà a salire, da in piedi, sulla punta delle dita
- Radice S2: innerva i flessori delle dita
Dermatomeri
Alterazione di sensibilità nelle rispettive zone:
Alterazione di sensibilità nelle rispettive zone:
- Radice L1: zona inguinale
- Radice L2: centro della coscia
- Radice L3: parte interna del ginocchio
- Radici L5-S1: Radice L4: dalla coscia esterna fino alla parte interna del piedei muscoli dell’estensore lungo dell’alluce, delle dita e i muscoli peronei così da creare debolezza nel movimento di eversione del piede (sollevare il bordo esterno del piede)
- Radice L5: dalla gamba esterna fino alla zona centrale del dorso delle dita
- Radice S1: parte laterale del piede
- Radice S2: parte inferiore del tallone
CAUSE RADICOLOPATIA:
- Ernia del disco (ernia, protrusione)
- Artrosi severa
- Artrite reumatoide
- Presenza di osteofiti
DIAGNOSI
La diagnosi da parte del fisioterapista è molto semplice proprio grazie alle caratteristiche peculiari dei segni e dei sintomi della radicolopatia.
La valutazione è costituita da un’attenta anamnesi e un esame obiettivo accurato fatto di test neurologici specifici.
E’ inoltre imprescindibile la valutazione neurologica attraverso specifici test sulla forza, sulla sensibilità e sui riflessi
Di grande supporto sono le indagini strumentali: RX, risonanza magnetica nucleare (RMN), TAC, elettromiografia.
TRATTAMENTO
Spesso, proprio per la grande sofferenza che deriva dalla compressione radicolare, il primo approccio terapeutico è quello farmacologico fatto di antinfiammatori non steroidei (FANS) e corticosteroidi al fine di lenire i sintomi riducendo l’infiammazione.
La FISIOTERAPIA è fondamentale e il programma riabilitativo varia a seconda della fase in cui si trova il paziente ed ha come obiettivo:
La FISIOTERAPIA è fondamentale e il programma riabilitativo varia a seconda della fase in cui si trova il paziente ed ha come obiettivo:
- Riduzione della sintomatologia dolorosa
- Decompressione delle radici spinali
- Recupero tono e trofismo muscolare
- Riequilibrio muscolare
- Impedire recidive
In linea generale l’approccio terapeutico consta di:
- Terapia manuale: massoterapia e mobilizzazioni vertebrali
- Mobilizzazioni neurodinamiche (Glide cervicale/ Slide lombare) per far scorrere la radice spinale all’interno del forame vertebrale
- Terapia strumentale: (Interx, Tecarterapia, Laser terapia)
- Esercizi specifici di riequilibrio e/o rinforzo muscolare: fondamentale quest’aspetto perché i muscoli sofferenti devono essere riequilibrati per una corretta sinergia con gli altri muscoli
- Ginnastica posturale
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