Lo Smart Working è sicuramente uno dei “problema” più attuali.

Complice la pandemia, il concetto di lavoro è cambiato e così anche il nostro stile di vita si è adeguato.

Se prima molte persone, causa lavoro frenetico, erano sedentarie adesso lo sono ancora di più!

Con l’avvento dello smart working sono stati completamente annullati gli spostamenti per raggiungere gli uffici con il risultato che il massimo del movimento è ridotto a sala, cucina, bagno.

Il risultato è un’impennata di lombalgie, cervicalgie, mal di testa, rigidità, spalle dolenti e braccia formicolanti.

Ma perché sono aumentati i dolori con lo smart working?

Semplicemente perché noi siamo ESSERI MOVENTI!

Il nostro corpo, antropologicamente e per adattamento evolutivo di migliaia di anni, è fatto per muoversi e non per stare inchiodato su una sedia per 8/10 ore.

IL NOSTRO CORPO SOFFRE LA STATICITA’

Voi mi direte questo è il mio lavoro e non posso certo cambiarlo. Giusto! ma ci si può adattare allo smart working adottando semplici ed efficaci accorgimenti che salveranno la vostra schiena.

ECCO I NOSTRI CONSIGLI PER LO SMART WORKING:

  1. Cambia spesso postura. Non è importante quale postura utilizzi. Non esiste la postura perfetta. Qualsiasi postura adottiamo, se mantenuta per troppo tempo, ci farà male alla schiena (bassa o alta che sia). Sbizzarrisciti nelle più svariate posture. Questo permetterà ai tessuti di ossigenarsi, e ai muscoli di contrarsi e rilassarsi in maniera diversa.
  2. Fai le “call” camminando. Inoltre é scientificamente provato che parlare al telefono camminando aumenti la concentrazione.
  3. Fai una pausa di 5 minuti ogni 55 minuti. Riduci la tua ora lavorativa a 55 minuti, utilizzando i restanti 5 minuti per sgranchirti un po’ la schiena e le gambe.
  4. Fai degli “snack” di esercizi. Di tanto in tanto fai semplici esercizi di mobilità per la schiena da seduto e ripetili più volte durante la giornata lavorativa. Troverai alcuni esempi sulla nostra pagina instagram @Fisioomnia
  5. https://www.instagram.com/reel/CPq-bdTq_Qj/?utm_source=ig_web_copy_link
  6. https://www.instagram.com/p/CP49xvVsRhe/?utm_source=ig_web_copy_link
  7. https://www.instagram.com/p/CQPEFp-M8q1/?utm_source=ig_web_copy_link

E LA FISIOTERAPIA?

Nonostante sia chiaro il concetto che il movimento è alla base di tutto, un ruolo fondamentale lo gioca il fisioterapista perché molto spesso il solo “semplice” movimento non basta più.

Questo succede quando si ignorano per troppo tempo i segnali di insofferenza del nostro corpo (il dolore appunto), zittendoli spesso con l’abuso di farmaci.

In questi casi succede che il nostro corpo per reagire al dolore da staticità, causato dallo smart working o da qualsiasi lavoro sedentario, inizi a compensare in tanti modi finendo poi per mal adattarsi alla situazione. Il risultato è il passaggio da fastidio a dolore costante (cronico), magari anche in banali movimenti.

In questi casi la terapia manuale risulta essere molto utile per lavorare sui compensi, migliorare la mobilità e modulare il dolore. Ciò permetterà di ridurre i tempi di recupero e di adattarsi meglio al programma rieducativo costituito da esercizi specifici fatti su misura.

Smart working non ti temo!