COSA FARE DOPO UNA DISTORSIONE CAVIGLIA?

La distorsione di caviglia è statisticamente uno degli infortuni più comuni e ricorrenti.

Tendenzialmente il movimento che causa la distorsione di caviglia è quello in inversione e cioè torsione del piede verso l’esterno.

Il movimento brusco causato dalla distorsione di caviglia allunga i legamenti fino a stirarli o lesionarli. 

legamenti, come suggerisce la parola, rappresentano infatti degli ancoraggi semi elastici che permettono all’articolazione di muoversi liberamente mantenendola in sede.

Che si tratti di distorsione caviglia o di una lesione muscolare, i dubbi sono sempre gli stessi: C’è bisogno di ghiaccio? Riposo? E per quanto tempo? Bisogna assumere farmaci ecc ecc.

Il British Journal of Sports Medicine (BJSM), una delle più accreditate riviste mediche, ha pubblicato un articolo in cui propone un nuovo “protocollo” per la gestione e la rieducazione dopo un infortunio, con particolare focus per i tessuti molli: tendini, legamenti e muscoli.

L’acronimo utilizzato è PEACE and LOVE!

In pratica suggerisce di utilizzare nei primi 3/5 giorni post infortunio PEACE che sta ad indicare:

  • Protection (PROTEZIONE): evitare movimenti e attività che aumentano il dolore nei primi 1/3 giorni.
  • Elevation (ELEVAZIONE): tenere il più possibile l’arto elevato ad un’altezza tale da essere sopra elevato rispetto al cuore.
  • Avoid (EVITARE): evitare antinfiammatori e ghiaccio perché potrebbero rallentare la guarigione dei tessuti. L’infiammazione non va temuta perché consiste in un naturale processo di modifica temporanea che serve al corpo per ricostruire i tessuti lesionati.
  • Compress (COMPRESSIONE): utilizzare un bendaggio compressivo per ridurre l’edema.
  • Education (EDUCAZIONE): i terapisti dovrebbero educare i pazienti sui benefici di un approccio attivo. L’utilizzo di terapie passive come elettromedicali e terapia manuale sono sconsigliate nei primissimi giorni perché è preferibile che la natura faccia il suo fisiologico percorso verso la guarigione.

Dopo questi primi giorni. I nostri tessuti hanno bisogno di LOVE che sta ad indicare:

  • Load (CARICO): Approccio al movimento e agli esercizi con carico graduale. Sarà il dolore a dirci quanto poter caricare la struttura lesa. L’utilizzo di un carico ottimale favorisce la rigenerazione e il rimodellamento dei tessuti.
  • Optimism (OTTIMISMO): La mente gioca un ruolo fondamentale nell’iter riabilitativo. Fattori psicologici negativi come: catastrofismo, depressione e paura possono rappresentare delle vere e proprie barriere nel percorso riabilitativo. Studi scientifici provano che i pazienti pessimisti circa il loro stato di salute e sulle aspettative di guarigione hanno effettiva,ente un recupero più lento, quindi sii ottimista!
  • Vascularisation (VASCOLARIZZAZIONE): Eseguire un’attività fisica cardiovascolare (aerobica) senza dolore aumenta l’apporto sanguigno ai tessuti.
  • Exercise (ESERCIZIO): Esistono forti evidenze scientifiche che supportano i benefici dell’esercizio fisico per il recupero di forza, mobilità e propriocezione. Il dolore, che va evitato nella fase PEACE, invece in questa fase dev’essere utilizzato come guida sulla gestione e la progressione dell’attività fisica.

Quest’articolo vuole essere una guida ma non si può sostituire al lavoro del fisioterapista. Ogni infortunio va valutato e trattato in maniera unica e specifica soprattutto nella fase LOVE